Come annunciato ieri, durante una Conferenza interistituzionale per l’integrazione territoriale che a Bologna ha riunito rappresentanti delle Province, della Città metropolitana di Bologna e di Anci, la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 3,8 milioni di risorse proprie per la Polizia Provinciale.
Come Consigliere regionale avevo chiesto alla Regione, tramite un’interrogazione, di procedere per salvaguardare la Polizia Provinciale e tutelarne le specifiche competenze e professionalità. Con la riforma delle Province, infatti, il ruolo del Corpo risultava incerto e precario. Ma certe e indiscutibili sono le attività di tutela ambientale, di presidio del territorio e di salvaguardia della fauna locale che la Polizia Provinciale svolge. Ecco perché l’iniziativa della Regione annunciata dagli assessori al Bilancio e Riordino istituzionale e all’Agricoltura, Caccia e Pesca Emma Petitti e Simona Caselli, è assolutamente positiva e va incontro alle esigenze di gestione e organizzazione dei nostri territori.
Alcune funzioni e servizi offerti dalla Provincia, infatti, necessitano di sostegno per garantirne la continuità. La Polizia Provinciale ha acquisito un ruolo davvero strategico, basti pensare a come, nel territorio Ferrarese colpito duramente dal fenomeno del bracconaggio ittico, si spenda per arginarlo e prevenirlo e abbia raggiunto livelli di competenza ed esperienza a riguardo che nessun altro corpo di polizia avrebbe. Il riordino istituzionale che in Emilia-Romagna abbiamo impostato passa anche da qui, dalla salvaguardia delle funzioni e delle professionalità che negli anni si sono consolidate e non possiamo permetterci di disperdere a vantaggio di tutta la comunità.