Legittima difesa: avanti con il ddl Ermini

Certezza della pena e rigore nell’applicarla, rafforzamento dei presidi territoriali delle forze dell’ordine, investimenti sull’edilizia carceraria, politiche di riqualificazione e rigenerazione urbana per sottrarre spazi alla criminalità e al degrado, prevenzione. Sono innanzitutto queste le premesse necessarie a realizzare un ambiente urbano più sicuro per i cittadini.

Oggi però appare evidente una riflessione sul tema della legittima difesa, al centro anche di diversi disegni di legge depositati alle Camere. Ne abbiamo discusso nell’aula dell’Assemblea Legislativa proprio oggi, in occasione di un dibattito nato dalla presentazione di diverse risoluzioni dedicate all’argomento. Una di queste l’ho presentata io.

Quello sulla legittima difesa è un dibattito che va fatto consapevoli che i pareri e i bisogni espressi dalla società civile così come delle forze dell’ordine e di chi è deputato ad amministrare la giustizia richiedono equilibrio e una grande lucidità. Per quanto ci riguarda, l’auspicio è che il Parlamento intervenga lungo la linea tracciata dal DDL Ermini che introduce il “grave turbamento psichico” come elemento che esclude l’eccesso di legittima difesa per l’aggredito in casa propria o nella propria attività commerciale.

Se un estraneo entra in casa di notte, o se in famiglia ci sono bambini o persone in una situazione di fragilità, se si sono subite intrusioni frequenti, è evidente che il giudizio non possa non tener conto di queste condizioni oggettive che possono certamente causare un turbamento psichico e quindi una conseguente reazione.

Non solo. Va anche previsto che lo Stato rimborsi le spese legali alla vittima che ferisca o causi la morte dell’aggressore qualora ci sia un’assoluzione.

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