Approvata la legge per i negozi dei piccoli centri

Approvata la legge regionale per il sostegno dei gli esercizi polifunzionali. Serve a dare risposte ai piccoli commercianti e alle piccole comunità periferiche e di campagna

 Approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa la legge regionale che si pone l’obiettivo di sostenere concretamente, con contributi e sgravi, l’esistenza dei piccoli esercizi polifunzionali che nelle aree a bassa densità di popolazione assolvono a una doppia funzione commerciale e sociale.

Si tratta di quei bar, botteghe, empori che nelle periferie o nei paesi di campagna o montani sono punti di riferimento imprescindibili per la popolazione, punti di ritrovo, scambio di informazioni e presidi di sicurezza e vigilanza del territorio.

Questa legge nasce da un’iniziativa dei consiglieri regionali del Partito Democratico e di Sinistra Italiana. Insieme abbiamo lavorato alla stesura dell’articolato, ben consapevoli di come sia necessario sostenere i piccoli commercianti a fronte anche di oggettive difficoltà, per migliorare o implementare i servizi che offrono o addirittura, di restare semplicemente aperti.

Fino ad ora non erano state fatte norme specifiche sugli esercizi polifunzionali che quindi erano rimasti esclusi dai contributi regionali.

La legge prevede tre tipologie di sostegno specificamente per gli esercizi polifunzionali situati in aree disagiate. Si tratta di finanziamenti per azioni che spaziano dall’acquisto e ristrutturazione di locali e aree, attrezzature e merci, all’innovazione tecnologica; dalla realizzazione di punti informativi e sportelli per la cittadinanza. In secondo luogo sono previste agevolazioni fiscali legate allo sgravio di oneri di urbanizzazione fino alla concessione di immobili a titolo gratuito da parte dei Comuni per l’avvio di queste attività. Infine previsti anche contributi regionali una tantum per garantire all’attività la soglia di sopravvivenza, e dunque la sua durata nel tempo. La funzione sociale cui assolvono questi servizi spiega il sostegno pubblico, riconosciuto tramite appositi bandi”.

Nelle ultime settimane ho avuto modo di confrontarmi con esercenti e associazioni di categoria, trovando un’accoglienza estremamente favorevole alla nostra proposta. Questa legge, che fa il paio con quelle sulle farmacie rurali e altre iniziative specifiche dedicate alla montagna e ai comuni sotto i 25.000 abitanti, nasce da un’esigenza molto sentita dalle piccole comunità che hanno bisogno di punti di riferimento su cui fare affidamento.

Il prossimo passo sarà quello di individuare sul bilancio 2018 le risorse per finanziare i primi bandi e dare corso immediato alla legge.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *