Lunedì 4 aprile sono intervenuto – per la prima volta da quando ne sono componente – alla Direzione nazionale del Partito. Di seguito una breve sintesi del mio intervento.
REFERENDUM 17 APRILE
Come segretario del PD dell’Emilia-Romagna posso dire che quello che volevamo ottenere lo abbiamo già ottenuto con la modifica dell’art. 38, grazie al lavoro della nostra Regione e del presidente Bonaccini. Rimane ora un solo quesito, molto tecnico e residuale. Tutto quello che doveva essere fatto è stato fatto. Di questo stiamo parlando, sono inaccettabili le strumentalizzazioni e serve consapevolezza su quello che chiede nel merito il quesito referendario del 17 aprile.
Ad esempio, nella nostra regione abbiamo una piattaforma, l’Angela Angelina a un miglio e mezzo dal Lido di Dante, a Ravenna. Se al referendum voto “no” chiude nel 2027. Se al referendum voto “sì” chiude nel 2027. C’è una sola speranza di farla chiudere prima, mettersi al tavolo con Eni e discuterne. Ma per Eni il referendum è la condizione per non sedersi a quel tavolo, quindi il referendum ha ottenuto l’effetto opposto.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Abbiamo ottimi candidati in campo, li abbiamo scelti con quello spirito di confronto vero arrivando alla ricandidatura di Virginio Merola a Bologna e di Andrea Gnassi a Rimini e scegliendo in modo unitario Michele De Pascale a Ravenna. Laddove abbiamo fatto le Primarie abbiamo avuto uno straordinario risultato di partecipazione, e ora il nostro compito è riportare al voto queste persone. È importante che in tutti i casi vincitori e sconfitti si siano subito accordati per fare insieme la campagna elettorale perché vogliamo arrivare alla vittoria (come per esempio a Cesenatico o a Castellarano). Perché è lì – nel governo dei comuni, anche di quelli più piccoli – che si misura quell’efficacia della politica che può consentirci di recuperare credibilità.
SALVINI, M5S & Co.
Noi continuiamo a fare campagna elettorale parlando dei nostri progetti per le città e per i cittadini. Salvini e 5Stelle non fanno altro che parlare di noi. Noi siamo quelli che lavoriamo, loro ci guardano e fanno gli umarell.
A questo LINK potete vedere e ascoltare la versione integrale del mio intervento.