AUTISMO. È necessario qualificare e personalizzare percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro per chi soffre

In occasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo del 2 aprile, in un question time chiedo alla Regione maggiore impegno per promuovere adeguate attività formative per chi soffre di questa sindrome.

Negli ultimi anni la Regione si è dedicata con grande impegno al tema dell’autismo, soprattutto dal punto di vista sanitario, ma rimangono alcune questioni irrisolte.In particolare, le Associazioni e le famiglie dei bambini, dei ragazzi e soprattutto degli adulti affetti da autismo lamentano a tutt’oggi una presa in carico parziale. Nell’autismo ogni persona ha una storia a sé, che muta con il passare del tempo e che può diventare più problematica con l’età adulta.

Per questo ho chiesto alla Regione di focalizzare l’attenzione per rendere disponibili percorsi e opportunità mirati e adeguati, che rispondano alle domande delle persone con disturbi dello spettro autistico. Occorre garantire attività formative ad hoc, valorizzando anche il contributo delle associazioni e delle famiglie che da anni stanno compiendo sforzi enormi in prima persona.

Serve un salto di qualità per migliorare la vita a chi soffre di autismo e alle loro famiglie.

Quanto fatto finora è lodevole, infatti dal 2008 la Regione ha avviato un programma di assistenza ad hoc e negli ultimi anni è intervenuta in modo significativo nelle diagnosi precoci per la fascia 0-6 e nella presa in carico tempestiva nelle diverse fasce di età.

  • La Regione è infatti al lavoro per incrementare le risorse e sono in arrivo fondi da destinare alle Ausl. Si tratta di un’integrazione al finanziamento già previsto per il 2019 nel Pria ( programma regionale integrato alle persone autistiche ) e arriveranno 2 milioni di euro su tutta la Regione, di cui a Ferrara 125,600 euro.
  • Inoltre, nel 2018 abbiamo ottenuto un finanziamento di 1 milione di euro dall’Istituto Superiore di Sanità per qualificare ulteriormente la rete delle strutture residenziali e semi-residenziali per le persone autistiche.

L’obiettivo da raggiungere ora è quello di migliorare la presa in carico dei giovani-adulti, sostenendoli dal punto di vista formativo fino all’inserimento lavorativo, un tema al quale la Giunta risponderà nella seduta del prossimo consiglio regionale.

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