PD: il partito delle idee

Decidere con equilibrio, senza equilibrismi

Equilibrio significa rispettare il metodo di lavoro che ci siamo dati, affinché ciascuno si senta protagonista di un percorso che dovrà necessariamente prevedere la capacità di prendere delle decisioni, perché è anche questo che i cittadini si aspettano e chiedono alla politica.

La politica infatti non può essere solo discussione, il passaggio decisionale è imprescindibile. Potrebbe sembrare un’affermazione scontata, ma troppe volte non è stato così. La credibilità di un partito che è laboratorio di idee e che è al contempo forza di governo, sta nell’assumersi la responsabilità di decidere. Anche a costo di non accontentare tutti, anche a costo di prendersi dei rischi.

La Conferenza Programmatica Annuale

La Conferenza Programmatica sarà l’occasione, ogni anno, per dare sostanza a quel partito delle idee che ci diamo l’obiettivo di essere.

Non vogliamo che sia un evento spot, ma la fase finale di un percorso lungo dodici mesi e che ricomincia dal momento esatto in cui si conclude la conferenza precedente. Il laboratorio delle idee del PD ha bisogno di sedi di discussione strutturate e qualificate, di luoghi di confronto al quale tutti possano partecipare liberamente per arrivare a decisioni coordinate tra i diversi livelli ed i diversi territori.

Di questo percorso dovranno essere protagonisti insieme a noi anche i soggetti della società civile, del mondo del lavoro e dell’economia emiliano-romagnolo. Dobbiamo presentarci anche davanti a loro come collaboratori credibili; dobbiamo relazionarci con tutti per essere un partito aperto, che non si affida solo a chi è al nostro interno per costruire una proposta parziale, ma che cerca un confronto largo ed intuizioni critiche per concretizzare progetti condivisi e di ampio respiro.

Un momento programmatico da costruire anche col supporto di chi, partecipando ai forum tematici, intende offrire il proprio contributo di idee al nostro partito.

Tradurre le idee in azioni coerenti: il Coordinamento degli Eletti, dai Comuni all’UE

Oltre alla Conferenza Programmatica, per il nostro partito riteniamo utile mantenere il Coordinamento degli eletti a tutti i livelli. L’unione, di intenti e di strumenti, fa la forza di un partito di governo e propositivo.

Ci serve un luogo “fisico” nel quale riunire i sindaci dei comuni maggiori, i presidenti delle Unioni di Comuni, i consiglieri regionali, i parlamentari della Repubblica e i parlamentari UE dell’Emilia-Romagna.

Anche questo rientra tra gli strumenti dei quali ci dotiamo per realizzare quel partito delle idee che vogliamo, affinché le proposte dei democratici emiliano-romagnoli arrivino nei luoghi decisionali istituzionali. Un modo per unire concretamente la nostra base, che quotidianamente “dialoga” (attraverso i Circoli) con le amministrazioni locali, ai vertici politici regionali, nazionali ed europei. Un modo, inoltre, per sentirci tutti parte di un partito europeo e per portare l’Europa nel nostro partito.

Trasparenza della gestione e dell’azione

Fare riferimento alla trasparenza, in ambito politico, significa fare riferimento alla circolazione di informazioni e all’individuazione delle responsabilità. Oggi è forse un termine abusato, ma trasparenza per il Partito Democratico significa aprirsi, verso l’esterno e verso il proprio interno. Conoscere come vanno le cose è la precondizione di ogni discussione politica, senza forzature ideologiche e pregiudiziali.

Facciamoci carico della gestione economica e politica del nostro partito ad ogni livello: anche questa è una questione di credibilità e di fiducia. Ora che il finanziamento pubblico ai partiti è in fase di superamento definitivo, servono nuove forme di finanziamento. A partire dal 2×1000, che ogni cittadino potrà decidere di devolvere ai partiti nella dichiarazione dei redditi, con un gettito che deve andare anche e soprattutto a sostegno dell’attività politica dei territori. Per arrivare a forme di finanziamento autonome –dal tesseramento all’autofinanziamento attraverso le feste e gli eletti, fino al finanziamento da parte dei privati– che vanno rendicontate in modo trasparente, anche oltre gli obblighi di legge, sia agli iscritti e ai dirigenti locali di partito, sia a chiunque vi sia interessato a vario titolo. Come vanno rendicontate le spese che sosteniamo. Agiamo affinché anche le Federazioni territoriali dell’Emilia-Romagna, se non l’hanno già fatto, presentino i risultati della loro gestione economica ai propri aderenti. Non nascondiamo le difficoltà che oggi sono arrivate ad un punto sicuramente acuto, ma anzi condividiamo il più possibile affinché ciascuno sia chiamato con responsabilità a farsene carico e a proporre metodi e soluzioni.

Parliamo anche di trasparenza politica, intesa come rendicontazione delle attività dei nostri rappresentanti ai vari livelli istituzionali e decisionali. Siamo un partito serio, fatto di tante persone perbene che possono solo trarre soddisfazione dal vedere riconosciuto il proprio lavoro quotidiano sul territorio e per il territorio.

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