La mia intervista a “Il Resto del Carlino – Rimini”

da “Il Resto del Carlino – ed. Rimini” del 28/02/2017

di Manuel Spadazzi

«Dobbiamo ripartire dal modello Rimini» Il Pd vuole riprendersi le piazze perdute

ELEZIONI: la ricetta del SEGRETARIO REGIONALE per i tre comuni al voto

Riccione, Coriano e Morciano. Le prime due piazze da riconquistare, la terza da confermare, dopo la fine prematura dell’era Battazza a causa delle vicende giudiziarie. I tempi sono strettissimi, visto che si vota a giugno, «ma il Pd può ambire a vincere nelle tre le piazze — dice il segretario regionale Paolo Calvano — a patto di non ripetere gli errori del passato».

Quali?

«Il partito non deve chiudersi in sé stesso, non deve essere autoreferenziale. Lo ribadirò ai vari rappresentanti del Pd nei territori al voto, con alcuni di loro (Riccione, ndr) mi incontrerò a breve».

Si faranno le primarie?

«Ogni realtà ha la sua storia. A volte le primarie sono state molte utili, in altre si sono rivelate controproducenti. Spetterà a ogni territorio decidere la modalità di scelta del candidato sindaco. Ma sarà una scelta strettamente legata alla coalizione».

A che tipo di alleanze sta pensando il Pd?

«Quello che è avvenuto nel 2016 a Rimini, con la vittoria di Gnassi al primo turno quando in molte altre città invece si è andati al ballottaggio, è esemplare. A Rimini si è riusciti a vincere al primo turno è perché si sono trovate le condizioni giuste per un’alleanza che è andata oltre ai partiti. A sostenere Andrea Gnassi c’era numerose liste civiche, la formula è stata vincente».

Una formula che va ripetuta anche a Riccione, Morciano e Coriano?

«Vanno costruite alleanze intelligenti, formate sulla base di un progetto credibile. Se riusciremo a fare questo, e se avremo un candidato credibile e autorevole e un Pd unito, si può vincere in tutti e tre i comuni, sia dove eravamo al governo sia dove eravamo la minoranza. Queste sono le tre condizioni indispensabili».

Dei tre comuni al voto, quale la preoccupa di più?

«Non faccio classifiche. Il Pd ha rispetto degli avversari, ma non deve avere paura di nessuno. La raccomandazione che faccio e continuo a fare è questa: non chiudiamoci in noi stessi, evitiamo le divisioni. Siamo in un periodo molto particolare, c’è in corso anche la campagna perle primarie nazionali, ma se vogliamo vincere dobbiamo ricompattarci».

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