Romea: urgente intervenire

L’ennesimo incidente mortale sulla SS 309 Romea, considerata la strada più pericolosa d’Italia, ha alimentato nuovamente i dibattiti su quello che si può o non si può fare per evitare queste tragedie. Sul tema, insieme alla collega, ho depositato un’interrogazione alla Giunta regionale.

Consapevoli dell’impegno che la Regione ha sempre profuso per le arterie stradali, Zappaterra e io chiediamo alla Giunta se si è già attivata o se intende attivarsi nei confronti di ANAS, per sapere la tipologia di interventi previsti e soprattutto le loro tempistiche di attuazione sulla Strada Statale Romea. In quanto la tempistica d’intervento non è secondaria, anche a fronte della riapertura di un grosso polo produttivo nel Comune di Codigoro, che genererà nei prossimi mesi, nuovo traffico veicolare “leggero e pesante” e che avrà un notevole impatto sulla viabilità Romea.

Le nostre preoccupazioni sull’asse viario tra l’Emilia-Romagna e il Veneto si sono notevolmente intensificate anche visto l’ennesimo incidente mortale, nel tratto della SS 309 tra Ravenna e Ferrara che è costato la vita a due persone.

La strada statale Romea costituisce un importantissimo fulcro per le province di Ravenna, Ferrara, Rovigo, Padova e Venezia attraversando da sud verso nord i lidi Ravennati, le Valli di Comacchio, il delta del Po e lambendo infine tutta la parte meridionale della laguna di Venezia superando Po, Adige, Brenta e numerosi canali artificiali

Detto ciò rappresenta, per il numero di incidenti, anche uno dei punti più pericolosi della regione Emilia-Romagna. Da tempo i Sindaci della provincia di Ferrara, chiedono ad ANAS, in quanto gestore dell’infrastruttura, urgenti interventi di messa in sicurezza della strada.

L’ente regionale, in questi anni, ha posto sulla SS 309 particolare attenzione. La Regione Emilia-Romagna ha sempre vigilato affinché venissero eseguiti gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza delle strade del territorio. È pertanto necessario che tale arteria sia messa in sicurezza e sono doverosi, in tempi celeri, interventi di ANAS in materia.

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