Conti in ordine e un’economia in crescita: l’Emilia-Romagna ha le carte in regola per chiedere al Governo più autonomia nell’interesse dei cittadini

L’Emilia-Romagna ha i conti in ordine e cresce più velocemente delle altre regioni d’Italia. Grazie a questi requisiti abbiamo perciò potuto avviare l’iter per chiedere al Governo maggiore autonomia.

Un’autonomia, che ci può essere riconosciuta nel quadro dell’art. 116 della Costituzione, che chiediamo su alcuni temi specifici, quelli nei quali abbiamo dimostrato negli anni di essere particolarmente competenti e capaci oltre che quelli che riteniamo più vicini ai cittadini: salute, lavoro e formazione, impresa, ambiente e infrastrutture. Con il via libera del Consiglio regionale parte l’iter di confronto prima con il Governo e poi con il Parlamento per il quale servirebbe l’impegno di tutti.

Dispiace e imbarazza quindi lo show della Lega. Nell’aula dell’Assemblea legislativa i consiglieri dimostrano di saper sventolare una bandiera, ma l’auspicio sarebbe che si sforzassero di più e che collaborassero per portare a casa un risultato che interessa tutta l’Emilia-Romagna, e che dovrebbe star loro a cuore visti i proclami autonomisti che spesso hanno fatto. L’auspicio pertanto è che ascoltino anche loro la richiesta che la Regione ha condiviso con gli enti locali e con il mondo economico-produttivo, sociale e accademico del territorio.

Spero davvero che il senso di responsabilità verso quel mondo tanto ampio e che il più generale interesse dei cittadini emiliano-romagnoli abbiano la meglio sulle esigenze dettate dalla voglia di visibilità in vista di una campagna elettorale.

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