APPROVATA LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE

Promuovere un corretto stile di vita, il benessere delle persone e prevenire patologie cardiache o respiratorie è il senso della legge sulla prevenzione. Insieme a tanti altri colleghi del Pd, abbiamo approvato in Regione Emilia-Romagna la prima legge organica a livello nazionale in materia di promozione della salute.

Una legge approvata all’unanimità, da una maggioranza addirittura “tripartisan”, che ha unito centrosinistra, centrodestra e 5 stelle già dalle sedute in commissione sia sugli emendamenti che sull’articolato.

La Legge di fatto istituisce per la Regione Emilia-Romagna un “Sistema regionale per la promozione della salute e la prevenzione”, una sorta di innovativo “welfare della prevenzione” cui sono chiamati a contribuire i soggetti più diversi, pubblici e privati, dagli enti locali, all’associazionismo, al mondo della scuola, del lavoro, dello sport, del tempo libero, creando una “Rete regionale” da impegnare nella promozione di progetti di prevenzione per le comunità locali. L’associazionismo infatti avrà un ruolo di preminente importanza proprio per fare prevenzione primaria e comunicare i corretti stili di vita.

 

La legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2019 e per essere pienamente operativa richiederà solo pochi atti attutivi da parte della amministrazione. Vari articoli della legge sono dedicati alla valorizzazione del ruolo di diversi ambienti ai fini della prevenzione: non solo quello medico sanitario, ma quello scolastico, del lavoro o dello sport.

L’attuazione della legge passa attraverso i territori, in particolare grazie ai distretti sociosanitari che tramite accordi con i comuni e i soggetti pubblici e privati potranno promuovere progetti per la salute dei cittadini del loro territorio. Ad esempio, dalla diffusione dei defibrillatori alle tecniche di primo soccorso.

Per l’attuazione di queste politiche, anche attraverso contributi ai mondi e alle associazioni coinvolte per l’attuazione dei progetti, la legge prevede lo stanziamento annuale di 3,5 milioni di euro, aggiuntivi rispetto alle risorse già impegnate dalla Regione per le politiche di prevenzione.

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