Approvata la nuova gestione economica per le Aziende Sanitarie.

Una Legge che punta ad avvicinare la Governance delle Aziende ai cittadini

Approvata la Legge regionale che tratta di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e Gestione Sanitaria Accentrata.

La leggepuntualizza il relatore del provvedimento Paolo Calvanoè stata oggetto di ampia discussione all’interno dei Gruppi Assembleari di maggioranza e opposizione. Con questo strumento andremo a razionalizzare il quadro normativo ad oggi vigente in Regione, adeguandolo alle nuove disposizioni nazionali. Gli articoli della Legge andranno a disciplinare la definizione del fabbisogno di risorse destinate al servizio sanitario regionale e i criteri di finanziamento delle aziende stesse, migliorando anche gli strumenti di programmazione come budget e piano delle performance. La volontà è quella di creare regole uniformi per una corretta gestione anche nell’ambito sanitario.

Tra le principali novità la rappresentazione uniforme dei dati nei bilanci delle Aziende.

“Grazie a ciòprosegue Calvanointendiamo non solo semplificare le modalità di lettura per gli addetti ai lavori, ma puntiamo a rendere più comprensibile a tutti i cittadini le modalità di spesa dei fondi per la salute pubblica. Grazie al nuovo Piano della Performance triennale, è poi possibile verificare il raggiungimento degli obiettivi per misurare l’efficienza e l’efficacia dell’Azienda sui quali, attraverso il Piano per l’attuazione della certificabilità dei bilanci, verranno tra l’altro calcolati i premi ai dirigenti.

Grazie all’introduzione di un sistema di AUDIT interno alle Aziende sanitarie, inoltre, sarà possibile avviare processi finalizzati alla verifica, controllo e valutazione delle procedure adottate nelle singole Aziende. In aggiunta, è poi specificamente prevista l’istituzione di un nucleo di audit regionale con funzioni di impulso, raccordo e coordinamento dei singoli audit aziendali.

Calvano, infine, ha presentato un emendamento affichè anche i soggetti di diritto privato già accreditati in Emilia Romagna e integrati nella rete socio-sanitaria regionale possano ottenere il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

“L’obiettivo della norma –conclude Calvano– è l’ampliamento della rete della ricerca a beneficio di tutti i cittadini emiliano-romagnoli e dei loro bisogni di cura”.

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