Ok al bilancio 2019 della Regione Emilia-Romagna

Abolito il superticket e più risorse per sport, associazionismo e piccoli negozi

 

Investimenti, welfare e servizi mantenendo la pressione fiscale invariata e senza ricorrere all’indebitamento. Questi sono i cardini della manovra di bilancio della Regione Emilia-Romagna per il triennio 2019-2021 approvata in Assemblea Legislativa.

Un provvedimento da 12,4 miliardi che rafforza il welfare e punta sul miglioramento dell’accessibilità al servizio sanitario regionale pubblico e universalistico abolendo il superticket (con il voto contrario di Lega e M5S) e determinando un risparmio di 33 milioni di euro per i cittadini emiliano-romagnoli.

  • Non è l’unica novità della manovra di bilancio. Abbiamo infatti incrementato i finanziamenti agli impianti sportivi che nel triennio 2019-2021 vedranno finanziati anche gli interventi nei Comuni di Copparo, Codigoro, Voghiera, Vigarano Mainarda e Fiscaglia, dopo che nel 2018 sono stati finanziati i comuni di Ferrara, Comacchio, Cento, Portomaggiore e Terre Del Reno.
  • Inoltre, grazie ad un mio emendamento sono state aumentate le risorse a favore dei piccoli negozi polifunzionali per un importo complessivo triennale di 450mila euro, che verranno messi a bando nel 2019, insieme ad altri 400mila euro per investimenti sempre legati al settore commerciale.
  • Non è mancato inoltre l’impegno sul welfare, con un emendamento alla manovra per 300mila euro dedicato alle persone con disabilità uditiva.
  • Infine, ho sottoscritto insieme ad altri colleghi due emendamenti ad hoc per finanziare le rievocazioni storiche e le proloco del territorio, per un totale regionale di 640mila euro, convinto che l’associazionismo sia un valore aggiunto per le nostre comunità.

Con questa manovra la nostra Regione si conferma all’avanguardia e risponde con fatti concreti ai bisogni delle comunità. Ci sono ancora margini di miglioramento ma credo che le politiche messe in campo in Emilia-Romagna dimostrino di essere la giusta alternativa ad un Governo, che preferisce frenare su investimenti, infrastrutture, e lavoro.

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