ANTISMOG | LE MISURE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALITÀ DELL’ARIA

Dobbiamo migliorare l’aria che respiriamo, per questo l’Emilia-Romagna mette in campo importanti misure antismog. Se ci impegniamo tutti insieme ce la possiamo fare.


Quattro milioni di euro
 per “rottamare” i veicoli commerciali diesel fino all’euro 4 di micro, piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna. È la somma stanziata dalla Regione che lancia la campagna per rinnovare il parco mezzi in circolazione.

In arrivo un eco-bonus dal valore variabile tra i 4 mila e i 10 mila euro per l’acquisto di veicoli a minore impatto ambientale euro 6, di nuova immatricolazione, con alimentazione mista benzina-gpl, benzina-metano, ibridi o elettrici e massa fino a 12 tonnellate (categorie N1 e N2). E il contributo potrà anche fare il bis: la stessa azienda ha la possibilità di beneficiare di due indennizzi, per due rottamazioni.

Il contributo, definito in funzione al peso e al sistema di alimentazione del nuovo mezzo, è concesso ai sensi del regime de minimis previsto dalle norme Ue sugli aiuti pubblici alle imprese (regolamento 1407/2013): può cioè essere dato ad una singola azienda che opera in conto proprio entro un tetto di 200 mila euro nel triennio. Nell’acquisto del nuovo veicolo è ammessa la formula del leasing con “obbligo del riscatto” con medesimo soggetto intestatario del veicolo rottamato. La possibilità di presentare domanda per ottenere l’ecobonus sarà garantita a partire dalla pubblicazione dell’apposito bando, nel mese di ottobre.

Le misure per la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna: dal bus gratis per gli abbonati ferroviari al contributo pari al bollo per le auto ibride 
Nel corso del 2018 hanno trovato attuazione importanti azioni previste dal Piano Aria regionale per incentivare la mobilità sostenibile e meno inquinante.

Dal 1^ settembre, è gratis l’autobus nelle città di partenza e arrivo per chi ha l’abbonamento al servizio ferroviario regionale annuale o mensile. Lo prevede “Mi muovo anche in città”, misura che garantisce risparmi medio di oltre 150 euro l’anno a pendolari, lavoratori, studenti, cittadini, oltre a maggiore libertà negli spostamenti all’interno dei centri abitati e ad una migliore qualità dell’aria.

Un’opportunità valida nelle 13 città dell’Emilia-Romagna con più di 50 mila abitanti, resa possibile grazie all’investimento della Regione di 6 milioni di euro l’anno.
Da segnalare che l’integrazione tariffaria si applica anche per gli abbonamenti con destinazione o partenza da una delle 13 città indicate e arrivo o partenza da fuori regione (ad esempio Piacenza-Milano) a condizione di avere la residenza in Emilia-Romagna.

In questi giorni, già 1.250 cittadini stanno poi ricevendo l’accredito del bonus per le automobili idride. Un contributo fino a 191 euro, pari al valore massimo del bollo, riservato ai proprietari di veicoli di prima immatricolazione nel 2018 e che sarà erogato per tre anni, fino al 2020.
Dal 1^ settembre a fine anno potranno presentare domanda anche i circa 5.300 residenti che hanno acquistato un’automobile ibrida nel 2017.

Ammontano nel complesso a 60 milioni di euro, di cui 27 milioni di Fondi europei del Por-Fesr, le risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna per un trasporto pubblico efficiente e sostenibile. Le azioni principali riguardano il rinnovo dei mezzi pubblici con l’introduzione graduale di 600 autobus a basso impatto ambientale, pari al 20% delle vetture totali, le infrastrutture per i mezzi green, come piste ciclabili e zone 30 in città, i sistemi di trasporto intelligenti, come ad esempio app di Travel planner e biglietti elettronici contactless per migliorare il servizio e aumentare il numero di passeggeri.

Infine, per ridurre le emissioni di ammoniaca derivanti dalle attività zootecniche, la Regione Emilia-Romagna ha già messo a disposizione 14 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale per la copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami e per promuovere corrette modalità del loro spandimento. Allo stesso fine, e per migliorare le tecniche di applicazione dei fertilizzanti, l’Accordo di Bacino Padano rende disponibili 2 milioni di euro di risorse nazionali.

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